mercoledì 19 marzo 2008

Prove che la Finlandia e' fuori dal mondo (1)

Mi trovo in libreria da Stockmann, la piu' grande di Helsinki. Mi sto facendo i cavoli miei immerso in un libro sul cinema noir. E' una guida della Rough Guide, con delle immagini splendide (in bianco e noir). Accanto a me un tipo, sulla cinquantina, sfoglia un libro su Bob Dylan. Il tomo contiene un cd di rare registrazioni dal vivo.
Nel gesto di rimettere il libro sullo scaffale, l'uomo -con un gesto che sfida le leggi della fisica- fa fuoriuscire il cd. Questo compie una strana parabola e poi atterra tipo disco volante nella fessura tra il battiscopa ed il pavimento. Completamente inghiottito. Il cd non c'e' piu' e certamente non uscira' piu' dal muro. Non senza le ruspe, quantomeno... Ora, la scena e' passata del tutto inosservata. L'unico che potrebbe aver visto -il sottoscritto- fa cenno di farsi i fatti suoi. Chiunque -me incluso- in Italia avrebbe riposto il libro e si sarebbe allontanato fischiettando. Lui no. Si dispera (inarca un sopracciglio: per i finlandesi l'equivalente del nostro strapparsi i capelli...). Poi si reca di buon passo dalla commessa piu' vicina. Quando me ne vado loro sono ancora piegati sulle gambe. Guardano sotto al muro, attoniti....

sabato 15 marzo 2008

Muri d'Italia

Alle volte mi sembra di avere un paio di secoli invece di 38 anni.
Ricordo un disco di Stefano Giaccone, ex-Franti: “Le Stesse Cose Ritornano”. Mai titolo italiano fu piu’ pregno.
Ho 38 anni ed ho visto un sacco di vicende ripetersi in maniera molto simile se non proprio uguale.
Incubi ricorrenti. Una quindicina di governi dc. Qualche migliaio di bugie berlusconiane senza che l’interessato pagasse pegno, anzi… Venti famiglie di intoccabili che regnano sull’Italia dal dopoguerra. Vedro’ il rutelli III a Roma. Il berlusconi III al governo. Ho visto ogni merce costare prezzi esagerati rispetto ai paesi ricchi del nord europa, dove la gente guadagna di + e spende di meno. Ho pagato dazio alle lobby dei farmacisti, degli avvocati, delle assicurazioni. Le stesse cose si ripresentano e gli italiani accettano tutto con rassegnazione e/o menefreghismo. Io ho ancora un sussulto di incredulita' ogni volta che gli attori propongono una nuova replica, con sfacciataggine. Eterno ritorno.
Poi penso ai muri d’Italia.
A quei vecchi muri scalcinati.
Sempre in procinto di crollare.
Quante ne hanno viste loro?
O meglio: quante volte hanno visto le stesse storie pari pari?
Quanto si tagliano dalle risate, ogni volta?
Quando un muro in Italia crolla e’ perche’ ha riso troppo…