venerdì 15 agosto 2008

E allora, dottor Freud, che cos'e' tutta questa nostalgia della Germania?

sic. tutti questi anni. i viaggi ad ogni capo del mondo. per scoprire quello che ho sempre saputo. sono felice solo in Germania. sono contento solo quando parlo tedesco. Punkt.

lunedì 2 giugno 2008

Energia nucleare in Italia e Centrali di Terza Generazione


Sono uno che, se avesse avuto l'eta' (ho 38 anni) avrebbe votato per mantenere il nucleare nell'87.
Ricominciare col nucleare nel 2008 tuttavia e' pura follia.
A confermare questa mia convinzione e' arrivata ieri una chiacchierata con ingegnere nucleare dirigente dell'Ansaldo, ora in pensione. Uno che al nucleare ha dato una vita e dalla chiusura delle centrali in italia ha avuto un bel danno.
In pochi punti, le mie certezze di cui (quasi) nessuno parla:
1. Le centrali non arriveranno a compimento. Lo sanno anche loro. Servono solo a far credere che l'Italia sia ad una svolta e che in futuro le bollette peseranno meno
2. Le centrali nucleari non sono state un chiaro affare per nessuno (il bilancio e' complicatissimo e dipende da costanza e mole degli investimenti). Dopo 50 anni forse la Francia ha un bilancio in attivo ma la verita' e' che il nucleare serviva per giustificare gli armamenti.
3. L'investimento in una forma di energia da parte di uno Stato diventa conveniente se si crea una massa critica (in Germania il solare e' piu' conveniente che da noi malgrado abbiano meno sole per la mole degli investimenti che ha fatto abbassare i costi.
Puntando su un nucleare vecchio (centrali di terza generazione laddove esistono gia' quelle di quarta) si rinuncia per sempre a puntare su energie che costituiscono il futuro. Per davvero.
4. Anche ammesso che con ritardi e sforamenti del budget (nemmeno in Finlandia sono riusciti ad evitarli) le centrali arrivino a compimento, nel 2015-2020 si entrera' in una fase di pre-esaurimento delle scorte di Uranio che rendera' il nucleare antieconomico.
5. Sul tema delle scorie non mi dilungo nemmeno. Basti dire che Berlusca ed i suoi hanno ancora la patata bollente delle scorie di fine anni 80, spedite per ora in Francia per essere trattate. Ma torneranno...


mercoledì 19 marzo 2008

Prove che la Finlandia e' fuori dal mondo (1)

Mi trovo in libreria da Stockmann, la piu' grande di Helsinki. Mi sto facendo i cavoli miei immerso in un libro sul cinema noir. E' una guida della Rough Guide, con delle immagini splendide (in bianco e noir). Accanto a me un tipo, sulla cinquantina, sfoglia un libro su Bob Dylan. Il tomo contiene un cd di rare registrazioni dal vivo.
Nel gesto di rimettere il libro sullo scaffale, l'uomo -con un gesto che sfida le leggi della fisica- fa fuoriuscire il cd. Questo compie una strana parabola e poi atterra tipo disco volante nella fessura tra il battiscopa ed il pavimento. Completamente inghiottito. Il cd non c'e' piu' e certamente non uscira' piu' dal muro. Non senza le ruspe, quantomeno... Ora, la scena e' passata del tutto inosservata. L'unico che potrebbe aver visto -il sottoscritto- fa cenno di farsi i fatti suoi. Chiunque -me incluso- in Italia avrebbe riposto il libro e si sarebbe allontanato fischiettando. Lui no. Si dispera (inarca un sopracciglio: per i finlandesi l'equivalente del nostro strapparsi i capelli...). Poi si reca di buon passo dalla commessa piu' vicina. Quando me ne vado loro sono ancora piegati sulle gambe. Guardano sotto al muro, attoniti....

sabato 15 marzo 2008

Muri d'Italia

Alle volte mi sembra di avere un paio di secoli invece di 38 anni.
Ricordo un disco di Stefano Giaccone, ex-Franti: “Le Stesse Cose Ritornano”. Mai titolo italiano fu piu’ pregno.
Ho 38 anni ed ho visto un sacco di vicende ripetersi in maniera molto simile se non proprio uguale.
Incubi ricorrenti. Una quindicina di governi dc. Qualche migliaio di bugie berlusconiane senza che l’interessato pagasse pegno, anzi… Venti famiglie di intoccabili che regnano sull’Italia dal dopoguerra. Vedro’ il rutelli III a Roma. Il berlusconi III al governo. Ho visto ogni merce costare prezzi esagerati rispetto ai paesi ricchi del nord europa, dove la gente guadagna di + e spende di meno. Ho pagato dazio alle lobby dei farmacisti, degli avvocati, delle assicurazioni. Le stesse cose si ripresentano e gli italiani accettano tutto con rassegnazione e/o menefreghismo. Io ho ancora un sussulto di incredulita' ogni volta che gli attori propongono una nuova replica, con sfacciataggine. Eterno ritorno.
Poi penso ai muri d’Italia.
A quei vecchi muri scalcinati.
Sempre in procinto di crollare.
Quante ne hanno viste loro?
O meglio: quante volte hanno visto le stesse storie pari pari?
Quanto si tagliano dalle risate, ogni volta?
Quando un muro in Italia crolla e’ perche’ ha riso troppo…

venerdì 15 febbraio 2008

Berluscounter!