lunedì 2 giugno 2008

Energia nucleare in Italia e Centrali di Terza Generazione


Sono uno che, se avesse avuto l'eta' (ho 38 anni) avrebbe votato per mantenere il nucleare nell'87.
Ricominciare col nucleare nel 2008 tuttavia e' pura follia.
A confermare questa mia convinzione e' arrivata ieri una chiacchierata con ingegnere nucleare dirigente dell'Ansaldo, ora in pensione. Uno che al nucleare ha dato una vita e dalla chiusura delle centrali in italia ha avuto un bel danno.
In pochi punti, le mie certezze di cui (quasi) nessuno parla:
1. Le centrali non arriveranno a compimento. Lo sanno anche loro. Servono solo a far credere che l'Italia sia ad una svolta e che in futuro le bollette peseranno meno
2. Le centrali nucleari non sono state un chiaro affare per nessuno (il bilancio e' complicatissimo e dipende da costanza e mole degli investimenti). Dopo 50 anni forse la Francia ha un bilancio in attivo ma la verita' e' che il nucleare serviva per giustificare gli armamenti.
3. L'investimento in una forma di energia da parte di uno Stato diventa conveniente se si crea una massa critica (in Germania il solare e' piu' conveniente che da noi malgrado abbiano meno sole per la mole degli investimenti che ha fatto abbassare i costi.
Puntando su un nucleare vecchio (centrali di terza generazione laddove esistono gia' quelle di quarta) si rinuncia per sempre a puntare su energie che costituiscono il futuro. Per davvero.
4. Anche ammesso che con ritardi e sforamenti del budget (nemmeno in Finlandia sono riusciti ad evitarli) le centrali arrivino a compimento, nel 2015-2020 si entrera' in una fase di pre-esaurimento delle scorte di Uranio che rendera' il nucleare antieconomico.
5. Sul tema delle scorie non mi dilungo nemmeno. Basti dire che Berlusca ed i suoi hanno ancora la patata bollente delle scorie di fine anni 80, spedite per ora in Francia per essere trattate. Ma torneranno...


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